Come usare lo SPID senza il cellulare?

Come usare lo SPID senza il cellulare?

Lo SPID, il sistema che permette di accedere ai servizi pubblici online (e dei privati accreditati) grazie all’identità digitale, è diventato di fatto quasi obbligatorio per accedere a certe pratiche. Se è stato concepito per essere utile a tutte le persone maggiorenni (i minorenni possono delegare i loro tutori), si scontra con alcuni problemi di accessibilità, perché bisogna avere:

  • Una connessione Internet: è sufficiente firmare un contratto Internet, oppure un contratto per una SIM la cui tariffa cellulare comprenda il traffico dati;
  • Un cellulare con l’app installata: persino i più moderni cellulari per anziani sono di tipo smart e contemplano la presenza dell’app per utilizzare lo SPID;
  • Il pagamento del servizio: solo nel caso in cui lo SPID venga attivato per la propria azienda o da privato recandosi di persona per la conferma di identità agli uffici degli enti che lo rilasciano;
  • Capacità nell’uso della tecnologia, sia per eseguire le pratiche che per gestire gli eventuali disservizi.

Per i costi del punto 3, questi dipenderanno dal gestore dello SPID che è stato scelto come provider, ma è un problema tutto delle realtà aziendali e dei cittadini privati incapaci di attivare lo SPID dal proprio device. Per il punto 4, l’ultimo, c’è poco da fare: in caso di difficoltà tecnica alcune domande possono sorgere spontanee, vediamole insieme.
laptop aperto e utente che usa il cellulare per accedere allo SPID

Come richiedere lo SPID senza cellulare?

Richiedere lo SPID significa richiedere un’identità digitale. Per farlo bisogna avviare il processo di richiesta via Internet con uno dei gestori autorizzati (identity provider) e seguire il procedimento da questo escogitato per garantire che chi ne fa richiesta sia realmente la persona che dice, e non qualcuno che ne abbia rubato l’identità. È comunque possibile assistere un parente con difficoltà secondo le modalità specifiche messe a disposizione da ogni identity provider.
Per lo scopo, oltre ad avere in mano documento d’identità, eventuale permesso di soggiorno e codice fiscale/tessera sanitaria, non serve necessariamente possedere un cellulare. La raccomandazione è però che si abbiano un numero di telefono e un indirizzo e-mail personalmente utilizzati da chi adopererà lo SPID. 
Aggiungiamo noi, è bene sapere che il telefono e l’indirizzo e-mail serviranno durante la procedura di richiesta SPID, perché il sistema vorrà verificare che abbiate accesso al telefono e all’indirizzo e-mail tramite l’invio di un codice da copia-incollare nel sistema nel giro di pochi minuti dalla ricezione.

Cosa si può fare senza cellulare?

Una donna in salotto aiuta suo padre a usare lo smartphone

Immagine generata dall’intelligenza artificiale di Image Creator da Designer

In fase di attivazione, la parte che è possibile eseguire anche senza un numero di cellulare è la dimostrazione della propria identità, come avevamo indicato al punto 3 all’inizio di questo approfondimento. Ad esempio, nel momento in cui scriviamo Poste Italiane richiede il pagamento di una decina di euro per evitare l’identificazione tramite mezzi Internet (che richiede nel caso specifico l’uso di un’app da smartphone e l’attivazione della webcam) ed eseguirla invece recandosi fisicamente presso uno dei molti uffici postali abilitati.
Invece, in fase di uso dello SPID, senza cellulare si potrà accedere ai servizi che non richiedono alti livelli di sicurezza, detti di primo livello, SPID 1; diversamente (servizi SPID 2 e 3), per l’accesso servirà la generazione di un codice temporaneo OTP (dall’inglese “one time password”) che viene obbligatoriamente inviato al telefono, via SMS oppure via app.

Quali sono gli identity provider?

La lista ufficiale dei gestori autorizzati ad attivare e mantenere lo SPID è sui siti ufficiali del Governo, riconoscibili come fonte affidabile perché nell’indirizzo Internet hanno il testo “gov.it”. Per trovarla vi basta cercare su Google “identity provider accreditati SPID“. Alcuni esempi di identity provider al momento in cui scriviamo riconosciuti dal Governo sono: Aruba PEC SpA, Etna Hitech SCpA, InfoCamere SCpA, InfoCert SpA, Intesi Group SpA, Lepida ScpA, Namirial SpA, Poste Italiane SpA, Register SpA, Sielte SpA, TeamSystem SpA e TI Trust Technologies Srl.

Come usare lo SPID senza cellulare?

L’abbiamo detto: non si crea lo SPID senza un numero di cellulare e un indirizzo e-mail a cui si possa accedere durante la procedura. Lo stesso vale per l’uso dello SPID: il numero di telefono che avete inserito in sede di attivazione sarà quello a cui saranno collegate le operazioni importanti. Inoltre, non è possibile usare lo stesso numero di telefono per gestire 2 SPID presso lo stesso provider, perché l’app che si usa per i servizi SPID 2 e SPID 3 permette di inserire solo un utente.
Non c’è molto margine: bisogna comprare un cellulare, oppure ricorrere alla delega, di cui parliamo più avanti.

Si può gestire lo SPID senza Internet?

Donna in salotto aiuta una signora anziana ad usare lo SPID

Immagine generata dall’intelligenza artificiale di Image Creator da Designer

Lo SPID corrisponde all’identità digitale, perciò non si può usare senza Internet. I servizi online di base, detti “di primo livello” (SPID 1), sono accessibili inserendo nome utente e password, ma comunque serve una connessione Internet. Se la persona interessata non ha Internet, oppure non ha il cellulare, o non ha voglia oppure non è in grado di gestire la situazione, l’unica strada è quella anticipata: ricorrere alla delega a una persona di fiducia. Vediamo insieme come funziona.

Delega alla richiesta, all’uso e alla gestione dello SPID

Non tutte le persone sono capaci di delegare, o hanno voglia di farlo, a maggior ragione se questo significa rinunciare a un po’ della propria autonomia. Purtroppo nel caso dello SPID la delega può rappresentare allo stato delle cose l’unica soluzione pratica, nonostante le rimostranze sollevate in passato da alcune associazioni di pensionati. Quindi, ecco come delegare l’uso e la gestione dello SPID:

  • Richiedere 2 SPID presso 2 provider diversi a cura di una persona che li gestisce: si può fare utilizzando un numero e un’e-mail per entrambe le richieste di SPID, ma questa soluzione potrebbe creare dei problemi un domani, se lo Stato dovesse davvero decidere di diventare (come a volte dichiarato) ente unico che gestisce un database unico di tutte le identità digitali italiane;
  • Comprare 2 smartphone oppure 1 smartphone Dual SIM: sostenere quindi doppio costo, attivare e collegare a ognuna delle 2 SIM uno SPID diverso, il proprio da una parte e quello della persona da aiutare dall’altra, per poi materialmente gestirli entrambi;
  • Scrivere una delega formale a tempo indeterminato: senza costi extra, tenendo presente che ogni persona può delegarne solo un’altra e che la persona delegata può essere responsabile al massimo di 3 persone (il limite non vale per tutori, curatori e amministratori di sostegno).

Consigliamo l’ultima metodologia, perché risulta la più sicura e in più, nel caso in cui dovesse rompersi il rapporto di fiducia, chi ha delegato può revocare la delega e tornare a essere l’unica persona che ne è in possesso. Per effettuare la delega, ci si può recare presso gli sportelli delle pubbliche amministrazioni presenti sul territorio (es. INPS, INAIL, Agenzia Entrate, Comune, Regione, eccetera) e compilare il relativo modulo di richiesta di registrazione della delega dell’identità digitale. Un’alternativa è la via telematica, ma serviranno in tutti i casi una copia del documento d’identità di chi vuole delegare (delegante) e una di quello di chi sarà delegato. 
Questo strumento è stato implementato dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre ad occuparsi della gestione e della manutenzione del Sistema di gestione deleghe è l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.


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