Recensione: Nothing ear (2)

Auricolari true-wireless, ANC, certificati Hi-Res Audio

Prestazioni
9.3
Struttura e comfort
8.9
Funzioni extra
8.7
Connettività
9.6
Alimentazione
8.5

Offerte nuovo

Scheda tecnica

Data di uscita: 2024 Tipologia: Earbuds wireless Diametro driver: 11,6 mm Versione Bluetooth: 5.3 Autonomia in riproduzione: 6,3 h Ricarica rapida: 5 min x 4 ore Extra: ANC, Ricarica wireless, Certificazione IP54 Custodia: 6 cicli di ricarica Accessori: Gommini, Cavo ricarica Peso auricolari: 9 g Dimensioni custodia: 5,55 x 5,55 x 2,2 cm Peso custodia: 51,9 g

Punti forti

Comode Ricarica Wireless Codec LHDC Resistenza IP54 Compatibilità sistemi operativi Versatili per le funzionalità offerte ANC migliorato

Punti deboli

Batteria solo 4 ore con ANC attivo Tante funzioni okay ma nessuna svolta ottimamente
QualeScegliere logo blu

Nothing ear (2) in breve

Nothing Ear (2) sono pensate per l’ascolto della musica in modalità wireless con device degli ecosistemi Google Android ed Apple. Lo si capisce dalla certificazione Hi-Res audio e dalla presenza del codec Bluetooth LHDC. Oltre a questo, offre una resistenza certificata IP54 per le cuffiette (che tuttavia non si aggrappano saldamente alle orecchie, lo puntualizziamo per l’utenza sportiva) e IP55 per la custodia di ricarica, una certa efficacia nella cancellazione del rumore attiva (ANC) e un’app molto buona, completa di equalizzatore e profili audio preferiti. La durata della batteria è la pecca, si attesta tra le 4 e le 6 ore a seconda dell’utilizzo, tra l’altro quella degli auricolari Nothing Ear (1) durava di più. Per mitigare la seccatura, subentra la ricarica ottimamente studiata, effettuabile via wireless oppure davvero molto rapidamente (10 minuti per 8 ore di ascolto) con la custodia resistente che concede oltre 5 cicli di ricarica.

 

Testate sul campo per l’ascolto, non sono un prodotto eccellente. Rispetto al modello Nothing Ear (1) è migliorata l’energivora e non del tutto incisiva cancellazione del rumore e se non si armeggia con l’equalizzatore dell’app il suono non sembra essere particolarmente sorprendente nell’abbracciare le varie gamme di frequenze. Il microfono per le chiamate è okay, ma viene messo a dura prova dal rumore circostante, in particolare dal frastuono dell’ambiente cittadino o con vento forte.

 

Il prezzo (attualmente sopra i 100 €) è dovuto anche alla funzione premium di adattamento dell’output audio in base al rilevamento della morfologia dell’orecchio da parte dei sensori e all’elaborazione da parte dell’IA dei dati raccolti. Non è un prodotto perfetto, ma se ci tenete ad avere versatilità e le funzioni premium citate, tipiche di auricolari sopra i 200 €, potreste tenerlo in considerazione. Soprattutto se a casa e in ufficio avete un misto dispositivi di entrambi gli ecosistemi, Android e iOS. Se volete risparmiare, siete amanti dell’ascolto della musica e tutto sommato potete vivere con una cancellazione del rumore mediocre, meglio comprare i Nothing Ear (1). Alternative Android simili alla generazione (2), come i Google Pixel Buds Pro e i Samsung Galaxy Buds 2 Pro non hanno rispetto agli auricolari Nothing il codec LHDC, anche se quelli Samsung hanno il codec proprietario che offre una resa acustica di altissima qualità quando le cuffiette sono accoppiate a un device Samsung. Idem nel caso degli Apple AirPods Pro 2: l’ascolto di qualità avviene grazie al codec proprietario ed è disponibile solo per i device dell’ecosistema Apple.

Voto finale: 8.9

Andamento prezzo Nothing ear (2)

Nothing ear (2)

Nothing ear (2)

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