I nostri voti sui fattori decisivi per la scelta del ferro da stiro
1. Struttura: Voto 7.5 su 10
Nella scelta di un nuovo ferro da stiro spesso diamo per scontati alcuni aspetti che meritano invece la nostra attenzione: è il caso degli aspetti strutturali, dei quali difficilmente ci si cura prima dell’acquisto, ma che a volte rimpiangiamo di non aver considerato.
L’impugnatura del ferro, per quanto agevole ed ergonomica, è però completamente liscia: non avremo dunque durante il lavoro il conforto di un inserto gommato, morbido e soprattutto antiscivolo. Questo, ad esempio, è un dettaglio che chi facilmente si ritrova con il palmo sudato dovrebbe sempre considerare.

2. Vapore: Voto 8.5 su 10
Al di là degli aspetti strutturali che riguardano il nostro comfort nell’uso di un ferro da stiro, la nostra attenzione deve rivolgersi ovviamente alle prestazioni che ci possiamo attendere dal modello che ci interessa. Abbiamo provato nel nostro studio il Philips GC4564/20 Azur e vi daremo conto più sotto dei risultati della nostra prova: per ora vi esponiamo i dati principali sulla performance di questo ferro così da darvi un’idea di cosa possa fare.
È poi molto gradita la possibilità di erogare vapore anche in posizione verticale: questa funzione può tornare utile se si vuole dare una rinfrescata rapida a capi da lungo tempo chiusi nell’armadio o dare una stirata alle tende appena appese dopo il lavaggio.
3. Acqua: Voto 8.5 su 10
È interessante anche prendere nota di tutte le caratteristiche di un ferro da stiro legate all’acqua: dobbiamo infatti sapere che tipo di acqua possiamo immettere nel ferro, se sia necessaria molta manutenzione e quanto capiente sia il serbatoio, poiché da questo dipende l’autonomia di lavoro che avremo.
Ci è sembrato efficace il sistema antigoccia, infatti nella nostra prova di stiratura non abbiamo riscontrato perdite nemmeno alle prime svaporate, quando di solito è normale che qualche goccia scappi dalla piastra.

4. Potenza e consumi: Voto 9.5 su 10
Prendere nota della potenza di un ferro da stiro ci può dire alcune cose non soltanto sui consumi che l’uso di un ferro comporterà, ma anche sulla velocità con cui questo porterà la piastra a temperatura e produrrà il vapore.

Un altro aiuto dal punto di vista del risparmio energetico è anche la funzione di autospegnimento: questa si attiva dopo 8 minuti di sosta in verticale senza utilizzo oppure dopo 30 secondi di sosta in orizzontale, così da evitare di bruciare i capi o l’asse da stiro.

5. Piastra: Voto 8.5 su 10
Ultimo ma comunque importantissimo aspetto da considerare è quello della piastra, la parte del ferro che sarà a contatto con i nostri capi e che dovrà avere determinate caratteristiche di scorrevolezza, agilità e durevolezza.
La punta è sottile e, come vedrete più sotto, stira agevolmente tra i bottoni e i dettagli delle camicie. I fori dai quali fuoriesce il vapore sono numerosi, distribuiti in due ampie fasce lungo i lati e sulla punta, sebbene la concentrazione qui non sia particolarmente fitta come accade in altri modelli più precisi.
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