La nostra recensione
1. Struttura: Voto 7.5 su 10
All’acquisto di un nuovo ferro da stiro con caldaia, o per meglio dire in questo caso con generatore di vapore, si tende a trascurare tutta una serie di aspetti strutturali ritenuti ingiustamente di secondo piano, ma che hanno al contrario un impatto diretto sull’esperienza di stiratura.


2. Vapore: Voto 8.1 su 10
L’aspetto di primaria importanza in qualunque ferro da stiro è l’erogazione del vapore: quanto più questa è potente, tanto più la piastra è efficace contro le pieghe.Le informazioni che abbiamo a disposizione a questo proposito sono, nel caso dell’Imetec Intellivapor, piuttosto limitate. Non sappiamo, ad esempio, quale sia il valore della pressione con cui il vapore viene inviato alla piastra dalla pompa posta nella base, e non sappiamo quale sia la potenza di erogazione del vapore a chiamata.
L’unica informazione che abbiamo a disposizione è quella sul colpo di vapore (attivabile con tre rapide pressioni del grilletto): la potenza è buona, si parla di 260 g/min, ma ricordiamo che i migliori ferri a caldaia superano anche i 300 g/min.

Come ultima nota a proposito di vapore specifichiamo che l’intensità dell’erogazione non è regolabile, è solo possibile chiamare a piacimento il vapore (il ferro stira altrimenti a secco) e usare il colpo vapore quando necessario.
3. Acqua: Voto 9.3 su 10
Per tutti i ferri da stiro la gestione dell’acqua è un aspetto critico, sia nel garantire una lunga autonomia di stiratura, sia nel contrastare l’accumulo di calcare.Nel caso dell’Imetec Intellivapor è proprio questo l’aspetto migliore del ferro. Diciamo subito che la capacità del serbatoio (2 l) è molto generosa e garantisce una stiratura prolungata prima di aver bisogno del rabbocco. Quest’ultimo è sempre possibile attraverso lo sportellino anteriore, non c’è quindi bisogno di grandi pause tra un “pieno” e l’altro.

Il sistema a cartucce permette l’utilizzo di acqua del rubinetto nel serbatoio, ma il manuale di istruzioni specifica che in caso di acque dure (grado di durezza compreso tra 18 e 30 °f) è necessario diluire l’acqua del rubinetto con acqua demineralizzata, mentre le acque molto dure (sopra i 30 °f) non possono essere utilizzate e va loro preferita l’acqua demineralizzata apposita per ferri da stiro acquistabile al supermercato.

4. Potenza e consumi: Voto 7.2 su 10
È sempre opportuno considerare anche gli aspetti relativi ai consumi energetici di un ferro da stiro, non solo per una questione di consapevolezza ambientale ed economica, ma anche per meglio valutare le prestazioni di stiratura. Dalla potenza di un ferro da stiro dipendono infatti sia le temperature massime che questo può raggiungere, sia il tempo necessario ad ottenerle.

5. Piastra: Voto 7 su 10
Anche se ne parliamo per ultima, la piastra di un ferro da stiro non è certamente un elemento di secondaria importanza, anzi, essendo a contatto con i nostri capi merita grande attenzione.
Proprio per facilitare quest’ultima attività la piastra presenta una punta leggermente assottigliata, grazie alla quale risulta più agevole stirare ad esempio tra i bottoni di una camicia.
Infine parliamo della quantità e distribuzione dei fori della piastra: l’Imetec Intellivapor ha un numero esiguo di fori concentrati sulla punta della piastra, una scelta progettuale che privilegia l’incisività della stiratura sui dettagli più ardui da stirare, ma penalizza leggermente lo scorrimento generale della piastra sulle ampie superfici.
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