I nostri voti sui fattori decisivi per la scelta del drone
1. Facilità d’uso: Voto 6 su 10
Tra le cose più importanti da valutare prima dell’acquisto di un drone, c’è senza dubbio la facilità di pilotaggio, in particolare se siamo piloti alle prime armi. Da questo punto di vista l’Akaso K88, nonostante sia un drone di fascia economica, non può aggiudicarsi più di una sufficienza. Nonostante infatti questo drone sia dotato di una “modalità principiante” che permette un controllo maggiore sulla velocità, manca la preziosissima headless mode.

Il radiocomando comunica col drone sulla radiofrequenza a 2,4 GHz, e il produttore garantisce che la frequenza sia protetta dalle interferenze: è dunque possibile manovrare con precisione il K88 anche in contemporanea ad altri droni.
Le batterie per il radiocomando, come spesso accade, non sono incluse nella confezione: bisogna procurarsi a parte una confezione di batterie tipo AA.
2. Autonomia: Voto 7 su 10
La seconda cosa che dovremmo considerare all’acquisto di un drone è la sua autonomia di volo. Bisogna sempre tenere presente che in qualunque caso questa è piuttosto limitata, anche i migliori modelli difficilmente stanno in aria più di 30 minuti. Sotto questo aspetto però l’Akaso K88 si dimostra davvero soddisfacente, soprattutto a paragone di altri modelli di pari dimensioni e nella stessa fascia di prezzo che volano di solito per 6-7 minuti. Con una batteria questo drone può volare per circa 10 minuti, dipende anche dal proprio stile di volo. Come in tanti altri casi è possibile acquistare a parte, a basso prezzo, delle batterie di riserva che possiamo usare per prolungare il tempo di volo.
Per quanto riguarda invece il raggio d’azione del radiocomando, questo non è particolarmente ampio: tra i 50 e i 100 m a seconda degli ostacoli frapposti tra il velivolo e il comando. Raccomandiamo di fare molta attenzione a non far volare il drone fuori dalla portata del radiocomando, poiché anche a segnale perso l’apparecchio continua a volare.
3. Fotocamera: Voto 6.5 su 10
Se abbiamo intenzione di imparare a volare anche con la prospettiva di fare riprese aeree, dobbiamo necessariamente considerare se il modello scelto ha o meno una videocamera in dotazione o integrata, e se è eventualmente sostituibile con una action cam a parte. Nel caso dell’Akaso K88 troviamo sì montata sul corpo del drone una piccola videocamera, ma questa non è di grande qualità, come si può ben capire dalla foto qui sotto:
La videocamera è ovviamente fissa, e non c’è alcun sistema di contenimento delle vibrazioni. È del tutto esclusa anche la possibilità di sostituire la videocamera integrata con una action cam, che risulterebbe troppo pesante.
4. Stabilità: Voto 7 su 10
La stabilità del drone in volo è importante in particolar modo per chi è alle prime armi e per chi voglia volare a quote alte. L’Akaso K88 non è certamente un drone per il volo in quota, ma nonostante questo dimostra una discreta stabilità, come del resto tutti i quadricotteri. Il solo problema che questi apparecchi presentano, a confronto ad esempio con i droni a sei rotori, è che in caso di avaria anche solo di una delle eliche diventano ingovernabili.A parte questo, la stabilizzazione a sei assi è ottima per ristabilire la posizione anche in presenza di qualche alito di brezza o di una manovra azzardata. Il problema a questo proposito è il peso esiguo di questo drone, appena 107 g che per un velivolo da 33 cm di lato sono davvero pochissimi. Questo, come abbiamo detto, permette una discreta durata della batteria, ma comporta anche una bassissima resistenza alle folate di vento.

Anche la resistenza alle cadute non è delle migliori, dato che il telaio è interamente in polistirolo. Il design avvolgente protegge molto bene le eliche dagli urti accidentali, ma una caduta da altezze nemmeno esagerate può provocare un danno all’apparecchio.
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