Come scegliere la memoria esterna SSD: guida 2025

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Come scegliere la memoria esterna SSD: guida 2025

Le memorie esterne SSD sono diventate molto popolari grazie alla loro grande velocità e praticità d’uso, vista la resistenza, la velocità, le dimensioni e il peso che, come vedremo, sono decisamente migliori rispetto ai più datati hard disk esterni. Va fatta subito una precisazione importante: anche se i termini “HDD SSD“, “HD SSD” e “hard disk SSD” sono molto utilizzati dagli utenti, si tratta in realtà di diciture erronee. Gli hard disk sono infatti dischi meccanici che presentano caratteristiche molto diverse rispetto alle schede SSD, oltre ad essere costruiti in modo completamente differente – dati che si rispecchiano non solo nelle prestazioni, ma anche nel prezzo più elevato delle schede SSD.

Archiviazione

Un primo fattore da considerare quando si acquista una memoria esterna in generale, e una SSD in particolare, riguarda la sua capacità di archiviazione: da questa dipende infatti la quantità di dati che sarà possibile salvare. Se fino a pochi anni fa i costi delle SSD erano quasi proibitivi, oggi è invece possibile trovare soluzioni molto più conveniente, anche se in rapporto agli hard disk il prezzo rimane comunque più alto. In commercio sono disponibili modelli che vanno dai 128 GB fino a circa 3 TB ed è dunque possibile trovare soluzioni diverse a seconda delle proprie esigenze. In genere è consigliabile orientarsi su una memoria SSD da almeno 256 GB, adatta se si vogliono mantenere copie di documenti, immagini e qualche video. Chi vuole invece installare software o salvare tipologie di file molto pesanti, come fotografie in formato raw o clip video in altissima risoluzione, dovrebbe scegliere preferibilmente una memoria di almeno 1 TB.

Memoria esterna SSD archiviazione

Connessione

Una scheda SSD esterna assicura una velocità di trasferimento dati molto elevata, ma ovviamente è fondamentale che questa sia supportata da una connessione adeguata, che assicuri prestazioni adatte alle potenzialità offerte dalla memoria SSD. Molto spesso, trattandosi di dispositivi molto recenti, i modelli in commercio sono dotati di una porta USB di tipo C, che garantisce una migliore efficienza.

Memoria esterna SSD connessione
Per chi non possiede un computer dotato di questo standard, è possibile semplicemente utilizzare un adattatore, a volte incluso nella confezione, considerando però che potrebbero esserci delle ripercussioni sulla velocità di trasferimento dei dati (solitamente espressa all’acquirente differenziandola in lettura, scrittura, sequenziale e casuale). Vediamo quali sono gli standard più diffusi tra le memorie SSD esterne più diffuse attualmente sul mercato:

  • USB-C 3.1 Gen 1: la prima generazione di USB 3.1 è ormai molto diffusa ed è supportata anche da molti computer moderni. È in grado di raggiungere una velocità massima di 5 Gbit/s;
  • USB-C 3.1 Gen 2 (detto anche 3.2 Gen 2): la seconda generazione ha portato un miglioramento netto nelle prestazioni di questa connessione, raggiungendo una velocità di trasferimento fino a 10 Gbit/s
  • USB 3.2 Gen 2×2: arriva fino ai 20 Gbit/s. Non è ancora molto diffusa, ma un po’ alla volta inizierà a sostituire lo standard precedente nei computer di fascia alta;
  • USB-C con supporto per Thunderbolt: si tratta di un’opzione perfetta per tutti coloro che devono lavorare spesso con file estremamente pesanti. Questo tipo di connessione può infatti raggiungere una velocità massima di 40 Gbit/s (standard 4) ed è attualmente la migliore opzione a disposizione sul mercato, anche se non sono moltissimi i dispositivi in grado di supportare questo standard.

Praticità

Trattandosi di una periferica di archiviazione spesso necessaria per chi lavora in mobilità o, in generale, per chi ha necessità di portare con sé grandi quantità di dati anche in viaggio, la praticità d’uso è un elemento fondamentale da valutare quando si sceglie una memoria esterna. Le schede SSD hanno rappresentato un’evoluzione molto interessante in questo settore, portando moltissimi vantaggi per quanto riguarda la portabilità e la resistenza dei materiali.

Memoria esterna SSD praticità
Analizziamo più nel dettaglio questi aspetti.

Dimensioni e peso

Uno dei grandi cambiamenti portati dalle schede SSD rispetto ai più datati dischi rigidi riguarda proprio la facilità di trasporto. Per loro natura, gli HDD sono ancora piuttosto ingombranti e pesanti, essendo dispositivi meccanici costituiti da dischi rigidi le cui dimensioni non possono essere rese particolarmente compatte. Le memorie esterne SSD sono invece del tutto prive di componenti meccanici, il che le rende incredibilmente compatte e leggere. Alcuni modelli sono infatti più piccoli di uno smartphone e non superano i 40 g: è facile capire dunque perché questi siano considerati strumenti ideali da portare con sé in viaggio.

Robustezza

Un ulteriore fattore da considerare attentamente riguarda la qualità dei materiali utilizzati per la realizzazione della scocca esterna della memoria SSD. Per prima cosa, va ricordato che una scheda SSD è già molto più resistente rispetto a un hard disk meccanico: non essendo infatti dotata di alcun componente meccanico, non sarà soggetta a danni immediati (e talvolta irreparabili) a seguito di un urto involontario, come capita invece facilmente con gli HDD. Oggi è anche possibile trovare modelli pensati appositamente per chi è sempre in viaggio, talvolta magari in ambienti esterni poco sicuri per un equipaggiamento elettronico. I migliori prodotti sul mercato possono attualmente assicurare un livello di protezione abbastanza alto sia dall’intrusione di acqua e umidità, sia da particelle solide come la polvere, ottenendo una certificazione IP55. Nell’infografica qui di seguito è possibile capire meglio come funziona questo tipo di certificazione.

Memoria esterna SSD certificazione IP

Compatibilità

Anche se non si può veramente parlare di limiti di compatibilità di una memoria esterna SSD, dato che è sempre possibile formattarla e far sì che sia utilizzabile con i propri dispositivi preferiti, va comunque fatta una menzione a questo fattore, dato che gli utenti meno esperti potrebbero voler evitare qualunque operazione manuale. È infatti possibile acquistare schede SSD già formattate correttamente per sistemi Windows, Mac OS o entrambi, così da permetterne un uso immediato.

Memoria esterna SSD compatibilità
Prima di analizzare i diversi File System, che sono sostanzialmente standard di formattazione, ricordiamo inoltre che l’operazione necessaria per modificarli cancella completamente qualunque dato contenuto nella memoria, per cui è sempre necessario eseguire un backup.

  • FAT32: sviluppato nella metà degli anni Novanta, è comunque ancora molto diffuso, dato che può garantire una compatibilità molto ampia con moltissimi dispositivi diversi (viene infatti comunemente utilizzato per le chiavette USB). Una memoria esterna formattata secondo questo file system può infatti essere utilizzata sia con PC Windows che con computer Apple, oltre che con le console di ultima generazione. Tuttavia esiste un limite abbastanza importante, soprattutto considerando gli enormi sviluppi tecnologici degli ultimi anni, ovvero l’impossibilità di gestire singoli file la cui dimensione eccede i 4 GB. Non sarà dunque possibile salvare file di installazione di software molto complessi, video in alta risoluzione oppure archivi di grandi dimensioni. Inoltre, esiste anche un limite di partizione di 8 TB, ma questo rappresenta un problema solo per i dischi rigidi, dato che le schede SSD non raggiungono ancora dimensioni così ampie;
  • NTFS: è uno standard ideato dalla Microsoft nel 2001, che tuttora rimane il file system più comune in assoluto per tutti i dispositivi che utilizzano il sistema operativo Windows. Non presenta limiti al momento significativi per la gestione o la partizione di file, ed è in grado di supportare alcune opzioni aggiuntive, per esempio legate alla crittografia dei dati, che possono risultare particolarmente utili anche all’utente medio. Tuttavia, questo standard comporta seri problemi di compatibilità con qualunque altro dispositivo: non può essere utilizzato né con i computer Apple, né con alcune versioni di Linux, né con la grande maggioranza delle console. L’unica eccezione è la più recente versione della console targata Microsoft, ovvero l’Xbox One;
    Memoria esterna SSD file system
  • exFAT: introdotto nel 2006, si tratta di fatto di un aggiornamento dello standard FAT32, di cui ha eliminato le limitazioni in termini di dimensione dei singoli file e di partizione del disco. È in grado di assicurare un’ampissima compatibilità, comprendendo i sistemi Windows, Mac OS e Linux. Tuttavia, non può essere utilizzato con le console più vecchie, come per esempio la PlayStation 3 o l’Xbox 360.

Come funziona una scheda SSD?

SSD sta per Solid-State Drive (disco a stato solido) e indica non un’evoluzione dei vecchi hard disk meccanici, ma una tecnologia completamente diversa. Invece di un disco su cui vengono incisi dati tramite apposite testine, infatti, vengono utilizzati dei chip semiconduttori, molto comuni nella realizzazione di altri componenti per computer. A differenza degli HDD, dove una testina meccanica magnetizza o smagnetizza piccolissime porzioni del disco rigido (decodificate poi dal computer come 0 e 1, i valori fondamentali del codice binario con cui è possibile ricostruire qualunque file), una scheda SSD si basa su quella che viene chiamata memoria flash.

Memoria esterna SSD e HDD componenti
Questa non solo è in grado di leggere e scrivere dati a una velocità molto maggiore rispetto alle tecnologie più datate, ma permette di immagazzinare i dati in modo permanente, anche quando dovesse mancare una fonte di alimentazione. La vera pecca delle SSD, che oggi comunque è stata già risolta in parte, è la durata limitata dei suoi componenti interni, che tendono a deteriorarsi con l’uso. La durata effettiva di una memoria a stato solido non è perfettamente calcolabile, dato che dipende da molti fattori diversi, come l’intensità del suo utilizzo e la temperatura a cui questa deve operare. Mediamente, comunque, questo tipo di supporto può assicurare prestazioni di alto livello per diversi anni.

Come collegare una memoria SSD esterna?

Come abbiamo già visto, la connessione di una scheda SSD esterna avviene in modo molto semplice, tramite un comune cavo USB (il cui standard può tuttavia variare a seconda del modello e delle porte presenti). Non è necessaria alcuna installazione, purché la scheda sia compatibile con il sistema operativo in uso, mentre in caso contrario è sufficiente eseguire una rapida formattazione. Proprio come una comunissima chiavetta USB, dunque, è sufficiente connettere la scheda SSD al computer e iniziare a utilizzarla.

Si può usare una memoria esterna SSD per velocizzare il computer?

Il più delle volte, quando si decide di velocizzare il proprio computer cambiando alcuni componenti, ci si orienta preferibilmente su quelli interni.

Memoria esterna SSD per velocizzare
Tuttavia, è vero che non sempre è possibile passare a una scheda SSD interna, oltre al fatto che la sua installazione può richiedere l’intervento di un esperto. È possibile cercare di migliorare le prestazioni del proprio computer anche utilizzando una memoria SSD esterna, in particolare installandovi software che richiedono normalmente un certo sforzo da parte del dispositivo. Tuttavia, bisogna ricordare che per poter utilizzare i programmi sarà sempre necessario che la memoria sia collegata al computer, e che non è possibile utilizzare i software installati su una singola scheda SSD su più computer diversi, semplicemente collegandola a quello attualmente in uso.

Si può usare una SSD esterna con iPad, console e altri dispositivi?

Alcuni dispositivi permettono già da tempo il collegamento di supporti di archiviazione esterni, grazie ai quali è possibile espandere la memoria, per esempio, della propria console. Per gli utenti Apple che utilizzano un iPad, invece, il supporto a memorie esterne è molto recente. Oggi è possibile connettere la propria SSD esterna e accedere a tutti i propri documenti tramite l’applicazione File, oltre a trasferire dati dalla memoria interna del tablet.

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Dati tecnici

Capacità

2 TB

Fino a 4 TB

Fino a 4 TB

Fino a 8 TB

500 GB

Standard USB

USB4 Gen 2x2

USB-C 3.2 Gen 2x2

3.2 Gen 2

3.2 Gen 2

3.2 Gen 2

Velocità

6700 MB/s

2100 MB/s

1050 MB/s

1050 MB/s

1050 MB/s

Protezione

IP68

IP55

IP65

IP65

Resistente agli urti e alle vibrazioni; resistente alle cadute da massimo 1,98 m di altezza

Formattazione

exFAT (compatibile con Windows e macOS); NTFS (Windows); APFS, HFS+ (macOS); dipende dal supporto del dispositivo per Android e console

Windows, Mac OS, Android

Windows, Mac OS, console

Windows, Mac OS, Android, iOS

Windows, Mac OS

Dimensioni

9,8 x 6,5 x 1,7 cm

6,5 x 5 x 1 cm

8,8 x 1,3 x 5,9 cm

5,25 x 0,96 x 10,08 cm

5,5 x 1,0 x 0,9 cm

Peso

150 g

42 g

98 g

52 g

45,7 g

Punti forti

Velocità fino a 6700 MB/s in lettura

Ultra compatto

Buona velocità

Buone prestazioni

Forte resistenza agli urti

Thunderbolt 5

Ottima resistenza

Resistenza alle cadute fino a 3 m

Design compatto

Prestazioni elevate

Certificazione IP68 per resistenza ad acqua, polvere e urti

Prestazioni eccellenti

Ampia compatibilità

Certificato IP55

Sicurezza

Sicurezza

Design compatto

Ottima sicurezza

Ottima portabilità

Punti deboli

Costoso

Prezzo più alto della media

Non adatto a carichi pesanti

Non adatto a carichi pesanti

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